La vera dignità di ogni uomo «non si fonda sulle proprie azioni, buone o cattive che siano», ma «sul valore in sé della persona creata e amata da Dio». Essa, quindi, non può essere annullata «né dagli errori commessi né da un giudizio negativo o una sentenza di tribunale», anche perché l’esistenza di ciascuno vale il sangue di Gesù, che «umiliato, percosso, incoronato di spine, spogliato di ogni valore agli occhi degli uomini, ha dato la sua vita per amore nostro, per associarci irrimediabilmente alla sua dignità di Figlio di Dio».
È questo il significato più profondo dell’anno santo della misericordia secondo il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, che domenica mattina, 1º maggio, ha celebrato il giubileo con i detenuti e le guardie carcerarie del carcere romano di Regina Coeli. All’omelia della messa il porporato ha sottolineato come Gesù abbia assunto i peccati e si sia fatto peccatore senza aver peccato. Egli ha vissuto in prima persona l’esperienza di indagato, giudicato e condannato, ed è morto sulla croce. «Comprende quindi molto bene la vostra situazione — ha detto — non perché l’ha letta su un libro o perché ha visto un servizio alla televisione, ma perché l’ha vissuta». La pace di Gesù, allora, «ci fa intravedere la possibilità di avere un cuore riconciliato e pacificato». Perché «scopriamo che il vero nemico non è fuori di noi» ma dentro di noi. E così è possibile recuperare la consapevolezza che «possiamo vincere la nostra rabbia e la nostra insoddisfazione, la parte oscura di noi stessi», nonostante un passato che a volte «ci perseguita e che dobbiamo lasciare alle spalle, solo se ci indirizziamo verso un cammino nuovo, segnato dalla fiducia e dalla speranza». Dopo la concelebrazione, il porporato ha eseguito alcuni brani musicali al pianoforte.
2/05/2016 - giornale Osservatore RomanoLa sigla VO.RE.CO sta per “Volontari Regina Coeli” e vi fanno parte i volontari che prestano la loro opera a favore dei detenuti di Regina Coeli, delle loro famiglie e delle vittime del reato.