La toccante lettera dei detenuti di Regina Coeli

Articolo del 6 aprile 2020. Pubblicato in Varie

LINK RAINEWS Roma, la toccante lettera dei detenuti di Regina Coeli: vogliamo donare il sangue "Vogliamo dimostrare la nostra gratitudine verso i medici, infermieri, volontari e tutti coloro che stanno combattendo contro questo virus mettendo a rischio la propria vita a favore degli altri." 05 APRILE 2020 Scritta a mano in bella calligrafia, la lettera scritta dai detenuti del carcere di Regina Coeli di Roma è datata 24 marzo. Poche righe per raccontarsi e mettersi a disposizione, "al di là dei reati commessi, al di là delle etnie o della religione professata", perché "siamo privi di libertà ma non di dignità". "La maggior parte di noi - scrivono - ha spontaneamente sospeso i colloqui, ancor prima del divieto emesso dalle autorità competenti, per proteggere i nostri cari e noi stessi dal contagio". "Intendiamo raccogliere una modesta somma di denaro per donarla a chi si vuole". E anche: "Siamo a conoscenza del fatto che c'è urgente bisogno di sangue e tutti noi siamo disposti a donarlo volontariamente". E questo "per dimostrare la nostra gratitudine verso i medici, infermieri, volontari e tutti coloro che stanno combattendo contro questo virus mettendo a rischio la propria vita a favore degli altri". La lettera, firmata "I detenuti di Regina Coeli di Roma" si conclude con le "condoglianze alle famiglie che hanno perso i loro cari, vi siamo vicini"; e con un auspicio: "Fiduciosi che la nostra iniziativa di solidarietà sarà apprezzata, speriamo che altre persone che vivono nelle nostre stesse condizioni emulino questo gesto". A diffondere lo scritto è stato il cappellano del carcere di Regina Coeli, padre Vittorio Trani. RAINEWS.it

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