L’Associazione VO.RE.CO. Volontari Regina Coeli ODV, fondata nel 1978, opera all’interno del Carcere Giudiziario di Roma «Regina Coeli», dove offre sostegno morale e materiale ai detenuti, e all’esterno cura il “Centro VO.RE.CO.” per l’accoglienza e l’aiuto a persone in difficoltà.
Tutto il lavoro è portato avanti grazie all’impegno e la generosità dei privati.

Mission

Il Vo.Re.Co concretizza la sua azione in:

  • Sostegno morale e materiale nel Carcere Regina Coeli  di Roma
  • Sostegno ai detenuti indigenti e privi di riferimenti esterni fuori dal carcere
  • Iniziative per sensibilizzare la società civile sulle problematiche della giustizia (eventi e convegni)
  • Accoglienza nel “Centro Vo.Re.Co” di persone disagiate ed ex detenuti
  • Assistenza alle vittime di reato
  • Sostegno materiale e morale alle famiglie bisognose del territorio
  • Corsi di formazione per i volontari
  • Mini progetti di Formazione

Fondatore e attuale presidente:
Padre Vittorio Trani
dell’Ordine dei Francescani Conventuali

Dal 1972 è impegnato come cappellano nelle carceri romane: i primi tre anni a Rebibbia, poi dal 1978 ha la cura pastorale del penitenziario trasteverino. Nel 2003, in occasione dei 25 anni della presenza a Regina Coeli ha pubblicato il libro “Tra il serio e il faceto” nel quale affronta le grandi problematiche di chi vive l’esperienza detentiva. Sono storie di persone guardate con grande umanità. Qualunque sia la storia che ha portato l’uomo dietro le sbarre, questi rimane sempre una persona con i suoi diritti e la sua dignità. E’ il filo d’oro che l’autore propone all’attenzione dei lettori.
Nel 2022 ha pubblicato il libro “Come è in cielo, così sia in terra. Il carcere tra giustizia, perdono e misericordia”, conversazione appassionata e appassionante fra un cappellano e due giornalisti -: far luce sull’aspetto umano dell’esperienza detentiva e sulla necessità – che impegna tutti, nessuno escluso – di approcciarsi ai temi della pena e dell’esecuzione penale nel solco tracciato dalla nostra Carta Costituzionale. Una sorta di diario del carcere e sul carcere scritto attraverso l’incontro quotidiano con le persone recluse e con le loro storie intrise di sofferente umanità. Prefazione di Pietro Parolin. Postfazione di Antonio Rizzolo.

Breve presentazione dell’associazione

La sigla VO.RE.CO sta per  “Volontari Regina Coeli” e vi fanno parte i volontari che prestano la loro opera a favore dei detenuti di Regina Coeli, delle loro famiglie e delle vittime del reato. L’associazione  attualmente conta 110 iscritti, che collaborano strettamente con il cappellano per tutti gli interventi sia religiosi che di sostegno materiale e morale dei detenuti. Venne fondata nel 1978 da P. Vittorio Trani, appena nominato cappellano dell’istituto.

     Dal 2008 il Vo.Re.Co. Onlus è iscritta nel Registro regionale delle Organizzazioni di volontariato.  Conseguentemente, con la nuova denominazione Vo.Re.Co. Volontari Regina Coeli ODV, è stata regolarmente iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore n. 85026 Determina D.D._G16954 del 02.12.2022

     A fare da volano all’ impegno sociale dei volontari è la motivazione che viene  dalla fede:  soprattutto dal testo evangelico di  Matteo cap.25 dove Gesù esplicitamente si identifica con chi vive l’esperienza della detenzione : “ero in carcere e sei venuto a visitarmi…” e ancora “ ti sei occupato di me”.

      I volontari del Vo.Re.Co hanno due spazi operativi: il carcere e il Centro di accoglienza “Vo.Re. Co.”, aperto in Via della Lungara.

Nel carcere

A Regina Coeli l’opera dei volontari è preziosissima. Si articola su diversi piani:

  • a) Sostegno morale. E’ la parte più importante del loro lavoro. Il volontario nel carcere è l’unica presenza non istituzionale; in qualche modo, è il “volto” della società che il detenuto incrocia tra le mura carcerarie. Il dialogo, la vicinanza nei momenti più difficili, l’interessamento per i problemi personali, di famiglia, di giustizia intessono il rapporto quotidiano dei detenuti con i volontari. Questo sostegno spessissimo si allarga anche alle famiglie, sottoposte a difficoltà di ogni genere, agli autori e alle vittime del reato.
  • b) Sostegno materiale. Per capire questo ruolo del volontariato in carcere, e particolare a Regina Coeli, bisogna tener presenti alcuni fattori. Prima fra tutti, la peculiarità delle persone presenti in istituto. Siamo nel carcere di prima accoglienza della capitale, dove la maggioranza dei ristretti è composta da stranieri (circa il 65%), a cui si aggiunge la massa di italiani (drogati, barboni…), che sono alla deriva nelle periferie della città. Alle spalle della stragrande maggioranza dei detenuti in questo carcere c’è l’assenza della famiglia, la cui mancanza rende la detenzione doppiamente pesante. Poi, si hanno i riflessi della crisi economica. Pesa terribilmente sulla vita interna dell’istituto dove scarseggiano, o mancano del tutto, beni di prima necessità.

I volontari hanno la laboriosità  delle “formichine” nel reperire vestiti, dentifrici, spazzolini, saponi e altro materiale igienico per consentire ai detenuti di mantenere  un minimo di dignità personale. E’ inimmaginabile la preziosità di questo servizio nell’attuale fase di  congiuntura economica.

  • c) Attività culturale e ricreative. Uno dei compiti più importanti per il detenuto è poter impegnare la mente e utilizzare il tempo. Tra le mura del carcere, l’ozio è stato, ed è, sempre lo spettro da combattere.

Per questo l’Associazione mette tanta fantasia per dar vita a  attività di ogni tipo: concorsi letterari (poesia, articoli…),  lavori in ceramica, tornei di scacchi e di dama. Per diversi anni, il Vo.Re.co. ha organizzato i tornei di calcetto tra le varie sezioni. Nel 2012 è stato possibile portare in carcere “la nazionale” dei sacerdoti, che ha disputato una partita con “la nazionale” dei detenuti. Sul piano culturale, grazie alla collaborazione  raggiunta  con l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, con la Sovrintendenza delle Belle Arti e il Museo Macro di Roma, nel 2016 è stato possibile realizzare un una serie di pitture sulle pareti  dell’istituto, grazie alla collaborazione tra artisti e detenuti. Nella scorsa estate, molti detenuti hanno seguito con entusiasmo un Laboratorio poetico, curato dal Vo.Re.Co. e dalla presidente Roma Centro Mostre.

Nel “Centro Vo.Re.Co.”

Nel 2012 è stato aperto il “Centro Vo.Re.Co.” in  Via della Lungara, con la finalità di realizzare il “Progetto S. Francesco, di seguito descritto. Il motivo principale di tale Centro è quello di avere, a due passi, da Regina Coeli, un punto appoggio per i volontari che operano all’interno (magazzino per la biancheria, spazi per incontri di formazione….) e per accoglienza di ex detenuti e delle  persone in difficoltà del territorio.

Questi i servizi offerti dal Centro:

  • Alloggio per 20 persone ogni giorno. Fa di appoggio per i detenuti che escono e non hanno casa, e i poveri del quartiere.
  • Cena. Ogni giorno viene offerta la cena a 30 persone. A usufruirne, altre agli ospiti, anche le persone che vivono sotto i ponti del Tevere e per tanti che dormono nelle sale di aspetto degli ospedali vicini. Questo servizio è possibile grazie alla collaborazione di molti ristoranti della zona.
  • Colazione. Per dare un aiuto concreto alle persone che vivono in mezzo alla strada, nel Centro è aperto tutti i giorni “L’Angolo del pellegrino”, dove viene gratuitamente servita la colazione (la mattina) e il caffé caldo (tutto il giorno) alle persone che vivono in mezzo alla strada. In media, si arriva a oltre 100 caffé al giorno. E’ un modo semplice per venire incontro al mondo dell’emarginazione, ma anche per dare gesti di accoglienza e di solidarietà concreta in un contesto cittadino che tende, sempre più, ad impoverirsi di sentimenti  e di calore umano.
  • Ambulatorio di strada. Ogni sabato è aperto nel Centro l’ambulatorio di strada “S. Francesco” con diverse figure di medici: chirurgo, otorino, urologo, medicina interna, ginecologo, cardiologo.
  • Consulenza e sostegno psicologico. Lunedì e mercoledì, sono presenti nel Centro.
  • Avvocati. Due volte nella settimana,  avvocati volontari sono a disposizione  di quanti hanno bisogno di avere consulenze legali (ex detenuti, famiglie di detenuti, poveri….) .
  • Caf e Patronato. E’ stato raggiunto un accordo con la UIL, che ha messo ha disposizione del Centro, questi due sportelli (Caf e Patronato) per un concreto aiuto alle persone povere.
  • Vestiti e medicinali. Il martedì mattina vengono distribuiti i vestiti alla persone povere e medicine da banco.
  • Pacco/viveri. In collaborazione con la parrocchia, il centro assiste anche le famiglie del quartiere con il pacco/viveri che viene distribuito ogni 15 giorni. Attualmente a usufruirne sono 62 famiglie.
  •  “Casa del papà”. Per dare una risposta alle situazioni drammatiche di famiglie povere, che vengono da lontano ed hanno figlioli con problemi oncologici all’ospedale Bambin Gesù, il Centro accoglie gratuitamente i papà di questi bambini, in alcuni ambienti messi a disposizione  dalla Parrocchia di S. Dorotea,
  • Aiuto materiale. Quotidianamente si provvede a soddisfare i bisogni primari di alcuni utenti (ricarica dei cellulari per i contatti con le famiglie lontane, acquisto di farmaci salva/vita, spese per documenti…..).
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