Casa Circondariale Regina Coeli
Regina Coeli è il principale e più antico carcere della capitale.
Il Carcere venne costruito tra il 1881 e il 1891. Il nome gli viene dal monastero che sorgeva in quell’area, soppresso dal governo dell’Italia unita nel 1873. Nel progetto del carcere venne incluso anche il Monastero delle Mantellate. Regina Coeli divenne la cittadella penitenziaria romana per uomini e donne. E tale rimase fino al 1970 quando fu completata l’apertura del Carcere Femminile, del Penale e Nuovo Complesso di Rebibbia. Da allora Regina Coeli è Casa Circondariale che accoglie quotidianamente gli uomini arrestati del territorio di Roma
I detenuti presenti a Regina Coeli sono in media intorno ai 1000. I detenuti rimangono nel carcere trasteverino fino al primo processo. Poi vengono trasferiti negli altri istituti penitenziari della regione.
Stranieri
A partire dagli anni 90, la maggioranza dei detenuti ristretti nel penitenziario trasteverino sono stranieri, provenienti da ogni parte del mondo. La loro massiccia presenza è legata al fenomeno dell’immigrazione che vede Roma come punto di appoggio di almeno il 25% di tutta la popolazione straniera presente sul territorio italiano.
Detenuti nella Casa Circondariale, numeri di Ottobre 2023
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Detenuti previsti
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Detenuti presenti
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Stranieri
Fonte: Ministero della Giustizia – D.A.P.
Attività della “Vo.Re.Co ODV” all’interno della Casa Circondariale Regina Coeli:
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collaborazione con il cappellano per iniziative religiose;
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sostegno morale e materiale per i detenuti;
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assistenza ai detenuti più poveri;
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iniziative culturali e sportive;
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distribuzione vestiario;
La II e la IV domenica di ogni mese è possibile partecipare alla Santa Messa all’interno della Casa Circondariale Regina Coeli, previa richiesta di partecipazione che deve pervenire almeno 15 giorni prima della domenica.
Per i gruppi parrocchiali inviare elenco con nome-cognome-luogo e data di nascita con la residenza, accompagnata da una lettera del Parroco. In queste occasioni è consuetudine portare dolci e beni di prima necessità per i detenuti indigenti.