“Siamo in quarantena nella quarantena”, inizia così la lettera che i detenuti di Regina Coeli affidano a cappellano del carcere, Padre Vittorio Trani, dopo la protesta di oggi pomeriggio. “I detenuti lamentano che il personale che in questi giorni è entrato in carcere non sempre era munito di protezioni” contro il Coronavirus. Poi chiedono “misure sostitutive alla detenzione, come previsto dalla legge”, poi vedere se è possibile amnistia o indulto per i reati minori” inferiori ai 5 anni” che dovrebbero essere “espiati al di fuori del carcere”.